recensione pokemon stadium

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. deoxis3571
        Like  
     
    .

    User deleted



    La Nintendo, penso sia ormai cosa nota più o meno a tutti, sopravvive come produttore di console principalmente grazie al genio del buon Miyamoto, alla pochezza dei portatili avversari del GBC e all'invasione globale dei pokemon (oltre che alla Rare, ovviamente) che, nelle loro molteplici versioni per Game Boy, hanno dominato ogni possibile classifica di vendita. In realtà, non è poi così facile capire le ragioni che stanno alla base del successo dei videogiochi in questione visto che, ad un attenta analisi, Pokemon Blue/Red e Yellow (e già che ci siamo, aggiungiamo anche le versioni Silver e Gold, strutturalmente identiche alle precedenti) si rivelano essere dei titoli abbastanza inutili: trama nulla, componente "ruolistica" ridicola, enigmi assenti... il tutto si regge unicamente sulla voglia dell'utente di trovare e far evolvere il maggior numero di pokemon (chi scrive, anche dando fondo a tutta la propria pazienza, è comunque riuscito a reggere solo fino al Mt.Moon, per un totale di una ventina circa di mostriciattoli ingabbiati), ma la giocabilità che sta alla base non sembra molto convincente

    Del resto le manie vanno e vengono, e sono difficilmente spiegabili (e, ammettiamolo pure, se avessi un'età inferiore ai dieci anni sarei probabilmente un tipico bambino con la maglia di Pikachu e il Game Boy Color sempre in tasca) in maniera razionale - se lo fossero, sarebbe tutto molto più semplice per i produttori -, quindi prendiamo atto di questa follia collettiva e andiamo ad analizzare l'ennesima spremitina che la Nintendo ha deciso di dare al suo cavallo da battaglia. Tale spremuta porta, come se non l'aveste intuito, il nome di Pokémon Stadium e, in pratica, si presenta agli occhi dell'utente come una versione priva di storyline (ma a qualcuno interessava?) dei best-sellers apparsi su GB. A proposito dei precedenti capitoli, va detto che il loro possesso si rivela quantomeno consigliabile visto che, assieme alla cartuccia di Pokémon Stadium, vi ritroverete in mano il Transfer Pack, geniale intuizione della Nintendo che vi permetterà di scaricare nel gioco per Nintendo 64 tutti i pokemon faticosamente allenati in precedenza (e che, probabilmente, invoglierà tutti i possessori dei giochi per Game Boy ad acquistare questo titolo... o forse il contrario... bhà, misteri del marketing) ed ammirarli finalmente in una veste tridimensionale più che degna delle capacità del Nintendone

    La rappresentazione grafica dei combattenti è, infatti, molto fedele a quanto visto nella serie animata e sulle cards, e tutti i dettagli dei vari pokemon sono riportati con la dovuta cura: certo, c'è da dire che, per propria natura, i modelli tridimensionali dei mostri non sono esattamente complessissimi, ma visto che le carenze (se così possiamo definirle) sotto questo punto di vista sono principalmente dovute alla volontà di rispettare il design semplice e pulito proprio delle precedenti apparizioni, direi che non c'è nulla di cui lamentarsi. Qualcosa da ridire si potrebbe invece trovare a proposito delle arene nelle quali prenderanno atto i combattimenti, spesso realizzate con una scarsa attenzione ai particolari e che, in generale, sono davvero poco evocative (ed è un vero peccato visto che, dato il non eccessivo lavoro a cui è sottoposto l'N64 per gestire le animazioni del combattimento, si sarebbero potuti ricreare ambienti davvero spettacolari e dettagliati). Insomma, fatti i dovuti conti, il comparto grafico del gioco si merita un sei abbondante, che si ottiene facendo la media tra un bell'otto da assegnare ai pokemon e il quattro che invece si merita il penoso contorno (uhmm, aspettate un attimo, quattro più otto dodici, diviso due... dove ho messo la mia calcolatrice?)

    Decisamente scarso, invece, il sonoro, composto da musichette di infimo ordine che diventano ripetitive dopo poco tempo ed effetti sonori mediocri: in particolare, devo annotare la totale mancanza delle "voci" dei pokemon e una telecronaca degli scontri composta da una decina di frasi generiche e abbastanza sconclusionate che vengono sparate quasi a caso dallo speaker: insomma, immaginatevi la cronaca di un qualsiasi titolo di calcio per il mostro nero di casa Nintendo, peggioratela un po', e avrete come risultato quello che potrete sentire mentre giocate
    A livello di giocabilità, il tutto dipende un po' da quanto vi sono piaciuti i giochi per Game Boy: se avete speso ore ed ore per recuperare tutti i 151 pokemon e li avete allenati sino alla noia, Pokémon Stadium dovrebbe proprio piacervi. Del resto, la meccanica dei combattimenti è essenzialmente la stessa: scegliete i pokemon che volete mandare in campo e decidete le loro azioni tramite i soliti menù con gli attacchi, ripetendo il tutto fino alla sconfitta dell'avversario (o alla vostra). I colpi performabili, sebbene risultino talvolta piuttosto spettacolari (è il caso, soprattutto, di alcune mosse basate sul fuoco o sull'elettricità), sono resi meno interessanti dalla scelta "non violenta" operata dalla Nintendo. Come accadeva nelle versioni Red/Blue, l'avversario subirà i danni derivanti dall'attacco senza essere tuttavia raggiunto fisicamente (peccato... pensate che bello ammirare un Venusaur che salta addosso ad un Pikachu, gli stacca la testa di netto con un morso e pasteggia con il cadavere dello sconfitto, mentre lo schermo si riempie di sangue, frattaglie e arti maciullati... speriamo che la Nintendo prepari una versione "over-18" del gioco, altro che Carmageddon...). Vanno segnalati anche alcuni sottogiochi di dubbia utilità, che consistono per lo più nello smanettare come dei forsennati con i tasti del joypad (avete presente Track and Field per PlayStation? Stessa roba) fino a raggiungere i vari obbiettivi, e che non aggiungono poi molto sotto il profilo dell'appetibilità..

    In definitiva, Pokémon Stadium è tutto qui: giocandoci, a meno di non essere dei super appassionati dei personaggi (nel qual caso la grafica da sola, dopo mesi passati sul Game Boy Color, sarà sufficente ad estasiarvi), si ha la sensazione che manchi qualcosa sotto il profilo della longevità e della profondità: sarebbe stato bello, per dirne una, se i programmatori avessero aggiunto una modalità gestionale di allenamento simile a quella presente, ad esempio, in Monster Rancher, con tanto di addestramenti mirati e magari anche qualche opzione relativa alla creazione di un proprio allevamento... sarebbe stato bello, già, ed avrebbe probabilmente convinto all'aquisto anche i giocatori non più giovanissimi e quelli che non assediano le edicole alla ricerca dei pacchetti di figurine. La Nintendo, invece, ha deciso di ottenere il massimo risultato compiendo il minimo sforzo possibile: grafica discreta, concept abusato, Transfer Pack e tanti saluti: del resto, i soldi si fanno anche così, come dimostrano al di là di ogni dubbio i dati di vendita.

    Commento :

    Pokémon Stadium è un giochino abbastanza deludente sotto tutti gli aspetti (fatta eccezione, forse, per la grafica) ed è l'ennesima dimostrazione che la Nintendo ha deciso di spremere sino all'ultima goccia la sua gallina dalle uova d'oro. Tutto ciò, intendiamoci, non sarebbe neppure male se solo ci venissero proposti dei titoli degni di essere giocati, e non delle bieche operazioni commerciali che mirano solo a scucire il grano dai portafogli degli appassionati irretiti da qualsiasi prodotto sul quale appaiano Pikachu e compagni. Insomma, potrei tranquillamente dirvi qualcosa del tipo "se siete dei fan dei Pokemon, questo è il gioco della vostra vita", e tutti sarebbero felici e contenti, ma il concetto non è questo. La frase esatta invece sarebbe: "se siete dei fan dei Pokemon, questo è quanto di meglio passa il convento. Non è perfetto, certo, ma visto che la grande N solo questo ci propone, accontentatevi e passate alla cassa (e non sarà una cosa piacevole, considerando il prezzo del gioco: praticamente un Nintendo 64 nuovo si può trovare in giro alla metà del costo di Pokemon Stadium)". Se vi basta...

    image
     
    .
0 replies since 14/2/2010, 22:38   35 views
  Share  
.