Tutti i soldi che darai ai giornali da oggi in poi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Member
    Posts
    10,004
    Reputazione
    0
    Location
    Oltretomba

    Status
    Offline

    giornali-4-1024x768-770x577

    Il decreto editoria approvato in Senato prevede una serie di misure che, in attesa di una piu’ complessiva ridefinizione delle forme di sostegno al settore, puntano a razionalizzare l’utilizzo delle risorse attraverso meccanismi che correlano il contributo per le imprese editoriali agli effettivi livelli di vendita e di occupazione professionale. Diverse le novita’ entrate nel testo durante la discussione a Palazzo Madama. Eccole in pillole.
    VENDITA E DISTRIBUZIONE- Scende dal 30 al 25% (attualmente e’ al 15%) la percentuale relativa al rapporto tra le copie vendute e quelle distribuite necessaria per accedere ai contributi. Per le testate locali la quota e’ del 35%. Vengono considerate testate nazionali quelle che sono distribuite in almeno tre regioni. Nell’ambito del computo del contributo alle testate, il 50% e’ calcolato in base ai costi per il personale dipendente, per l’acquisto della carta, della stampa ma anche per gli abbonamenti ai notiziari delle agenzie di stampa.

    AIUTI A ONLUS, ESTERO E WEB - Sconti sulle tariffe postali per l’editoria non profit. Mentre arriva un contributo di 2 milioni di euro annui per i periodici italiani pubblicati all’estero. Le piccole testate online (che abbiano ricavi annui da attivita’ editoriale non superiori a 100mila euro) non sono obbligate alla registrazione. La pubblicita’ online viene fatta rientrare nel paniere dei ricavi del Sic, su cui si applica il tetto ‘anti posizioni dominanti’ del 20%. Per Radio Radicale invece, salvo verifiche, verranno mantenuti per intero i contributi relativi all’anno 2010.

    SALVA-MANIFESTO – Le cooperative editoriali non dovranno rispettare il requisito di 5 anni dalla loro costituzione nel caso di subentro o acquisto di una testata e dunque per accedere ai contributi per l’editoria. Con l’emendamento dei relatori Marilena Adamo e Lucio Malan (riformulato) approvato dall’Assemblea si stabilisce che ‘il requisito temporale’ di 5 anni dalla costituzione previsto dalla normativa vigente perche’ le cooperative di giornalisti possano accedere ai contributi pubblici, ora ‘non e’ richiesto alle cooperative di giornalisti che subentrino al contratto di cessione in uso ovvero acquistino la testata che ha avuto accesso ai contributi’. Una norma che, spiegano gli esperti, e’ tagliata su misura per il salvataggio de Il Manifesto. (Ansa, Asca)

     
    .
0 replies since 27/6/2012, 16:48   2 views
  Share  
.